Capita, no?, di affidarsi completamente a qualcuno, di aver unicamente voglia di abdicare ad un qualsivoglia potere decisionale e abbandonarsi alla -si spera- saggezza e intraprendenza altrui. La musica è piena zeppa di esempi in merito: Take Me Out, Get Me Away From Here I’m Dying, Take My Breath Away… (pezzoni, eh?)
Nel nostro caso è la voce calda di Alaina Moore a esortarci, Take Me Somewhere canta la signora Tennis. E così è stato: otto lunghi mesi trascorsi in barca a vela hanno portato alla nascita dell’album più lollipop d’inizio anno. Atmosfere prettamente sixties zeppe di uuuuh, oooohh e shalalala, ritmi incalzanti e riff tropicali che mettono il sorriso sulle labbra, infondono rilassatezza e quasi obbligano a tenere il tempo.
Take me out baby, I want to go sail tonight. I can see the ocean floor in the pale moon light: inizia così, cullandoci, la title-track Cape Dory. E’ infatti la nota casa produttrice di yacht a dare il nome all’imbarcazione e di conseguenza all’album. I coniugi Tennis ci fanno viaggiare lungo tutta la costa orientale degli States, dal Maryland alla Florida, passando per il South Carolina, attraccando a Bimini Bay e facendo una tappa a Baltimore, allietati per tutta la durata del viaggio da piccole gemme pop dalla durata quasi punk.
Pigeon è semplicemente meravigliosa, mentre Seafarer ha come unica pecca un inizio con annesso coretto tipicamente baustelliano (che per fortuna dura poco).
Insomma: lasciate perdere se soffrite il mal di mare. Altrimenti, beh… godetevi il viaggio.
Tennis on Fat Possum
Tennis on MySpace
(da http://www.vitaminic.it/2011/02/tennis-cape-dory-fat-possum/ )
Nessun commento:
Posta un commento